AROUND MARSALA.
ci sono due modi di fare il giro?
in caso bottone che ti porta giu
Porta Garibaldi
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santuario addolorata antico mercato e quartiere militare
Dando le spalle al Duomo e proseguendo per la storica via Garibaldi, incontriamo un ampio arco che, attraverso un corridoio, ci permette di entrare in quello che un tempo costituiva l’edificio principale dell’antico Quartiere Spagnolo; questo venne edificato tra il 1576 e il 1577 per volontà popolare, con il preciso scopo di “accogliere” le truppe spagnole presenti sul territorio, le quali avrebbero altrimenti girovagato per la città arrecando danno agli stessi cittadini inermi.
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Chiesa Madre
La Chiesa Madre di Marsala è curiosamente intitolata a San Tommaso di Becket. La leggenda narra che una nave con un carico di colonne di marmo di Corinto, destinate ad una chiesa inglese dedicata all’Arcivescovo di Canterbury, naufragò proprio nello specchio di mare davanti a Marsala: questo fatto venne interpretato come un segno divino e quelle colonne furono impiegate nella costruzione della Chiesa Madre della città, che da allora porterebbe il nome del martire anglosassone.
Palazzo VII
Palazzo VII Aprile è uno monumenti più importanti della città. L'edificio sorge nel luogo in cui, in epoca medievale, insisteva la c.d. “Loggia” dei Pisani e/o dei Genovesi, un grande porticato destinato ad ospitare il mercato ed i banchieri che esercitavano il cambio: questo ricordo di un passato lontano è rimasto vivo nella memoria storica dei marsalesi, che nella parlata quotidiana continuano a identificare lo slargo antistante il Palazzo VII Aprile come “Piazza Loggia”.
Museo degli Arazzi
Dal 1589 la Chiesa Madre di Marsala è in possesso di 8 preziosissimi arazzi fiamminghi, donati all’arciparrocchia della città da Mons. Antonio Lombardo (1524 - 1595), Arcivescovo di Messina e già arciprete della Chiesa Madre stessa. Mons. Lombardo era una personalità molto in vista nel Regno di Spagna nella seconda metà del ‘500: basti pensare al periodo in cui fu cappellano della famiglia reale ed amico fidato di Filippo II. Secondo la tradizione, gli arazzi furono un dono della regina di Spagna, della quale Lombardo sarebbe stato anche il personale confessore.
Santuario Madonna della Cava
La Madonna della Cava è una statuetta di 18 cm, probabilmente in alabastro o stalattite, che raffigura la Vergine Maria nel gesto di porgere al figlioletto, stretto in braccio, un piccolo pane. I fatti inerenti al suo ritrovamento, avvenuto il 19 gennaio del 1518, e i miracoli avvenuti in seguito, furono alla base della decisione delle autorità cittadine di fare, con atto notarile, della Madonna della Cava patrona di Marsala a partire dal 1788.
Complesso monumentale
San Pietro
Si tratta del Centro culturale marsalese per eccellenza, sede dei Musei Civici (suddivisi nelle tre sezioni archeologica, garibaldina e delle tradizioni popolari, con gli antichi costumi della processione del Giovedì Santo), oltre che della biblioteca comunale “Salvatore Struppa” e dell’archivio storico cittadino. La struttura insiste nei locali del cinquecentesco Monastero di San Pietro, eretto nell’area ove fino al 1492 aveva sede il quartiere ebraico della città.
Area archeologica di San Girolamo e chiesa del purgatorio
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Piazza Carmine
Situata nell’antico quartiere dell’Annunziata, la piazza del Carmine rappresenta uno degli angoli più scenografici della città. Sullo slargo di pianta rettangolare si affacciano alcuni importanti edifici del passato cittadino: all’estremità meridionale, il complesso carmelitano dell’Annunziata con la chiesa, il Convento e la torre campanaria; nella parte settentrionale, l’antico palazzo della nobile famiglia Grignani.
La costruzione del Convento del Carmine, il più antico della città, risale al 1150, opera dei padri carmelitani, mentre i lavori per innalzare l’attigua chiesa iniziarono solo nel 1200, nello spazio vicino ad un’antica torre di guardia di forma ottagonale che nel 1513 venne trasformata in campanile.
Chiesa di Santo Stefano e Chiesa d'Itriella
Edificata nel quartiere ebraico di Marsala intorno al XVI secolo, la Chiesa dell’Itriella deve il suo nome all’appellativo di “Odigitria” (del quale “Itria” è una versione abbreviata) derivante dal greco bizantino ed usato per indicare la Madonna del “buon cammino”, il cui culto è attestato dall’iconografia bizantina sin dal V secolo.
Teatro comunale E.Sollima
Eretto nel 1817, nel quartiere di San Francesco alla “via del Quartararo” (oggi via Teatro), per volere del nobile marsalese Giovanni Nuccio, il teatro funzionò sotto la denominazione “Regio Teatro San Francesco” fino alla morte del suo proprietario nel 1826, a seguito della quale venne chiuso. Nel 1840 fu acquisito dal Comune di Marsala che lo destinò a centro musicale. Nel 1880, su progetto dell’Ing.
Piazza della Vittoria e Teatro Impero, villa Cavallotti
La piazza deve il suo nome alla vittoria conseguita dal Regno d’Italia al termine della Prima guerra mondiale: non a caso, durante gli anni Venti del ‘900 dal centro della piazza si irraggiavano cinque viali alberati i cui nomi rimandavano ad eventi e personaggi del primo conflitto mondiale (V.le Isonzo, V.le Nazario Sauro, V.le Vittorio Veneto, V.le Piave, V.le Cesare Battisti).
Lo slargo è dominato dall’imponente mole dell’arco Porta Nuova, una delle quattro porte di cui erano dotate le mura di Marsala. Eretta nel 1790 sul luogo in cui sorgeva la medievale porta di San Giovanni, deve il suo appellativo al fatto di essere stata l’ultimo accesso ad aprirsi sul centro cittadino.
Bastione San Francesco
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riserva dello Stagnone
La Laguna dello Stagnone di Marsala, la più vasta della Sicilia, deve il proprio nome alla naturale calma del bacino, alla quale contribuiscono alcune piccole isole, i banchi di posidonia e il basso fondale. La laguna è delimitata da un arcipelago composto da quattro isole: San Pantaleo, Isola Lunga (o Grande), Schola e Santa Maria. Non tutti sanno, però, che fino agli albori del XVI secolo le isole erano addirittura otto; oltre a San Pantaleo, Schola e Santa Maria, le fonti riportano anche Frati Janni, Altavilla, Burrone, Sorci e San Teodoro.
Monumento dei Mille
La storia del monumento ai Mille, le Camicie rosse che al seguito di Garibaldi sbarcarono a Marsala l’11 maggio 1860, è tra le più controverse ed intricate della storia marsalese. È il 9 giugno 1860 e non ancora è trascorso neppure un mese dal fatidico sbarco, quando in consiglio comunale veniva proposta, per la prima volta, la costruzione di un monumento che commemorasse l’impresa dell’Eroe dei due mondi e dei suoi seguaci: l’assenza di fondi, tuttavia, faceva naufragare il progetto.
Fontana del vino
La Fontana del Vino, collocata in Piazza Francesco Pizzo, venne realizzata nel 1978 da Salvatore Fiume (1915 - 1997), pittore, scultore, scenografo e architetto siciliano di fama internazionale, le cui opere sono esposte in alcuni dei più importanti musei del mondo, quali i Musei Vaticani, l’Ermitage di S. Pietroburgo, il MoMA di New York, il Puškin di Mosca e la Galleria d’Arte Moderna di Milano.