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La Laguna dello Stagnone di Marsala, la più vasta della Sicilia, deve il proprio nome alla naturale calma del bacino, alla quale contribuiscono alcune piccole isole, i banchi di posidonia e il basso fondale. La laguna è delimitata da un arcipelago composto da quattro isole: San Pantaleo, Isola Lunga (o Grande), Schola e Santa Maria. Non tutti sanno, però, che fino agli albori del XVI secolo le isole erano addirittura otto; oltre a San Pantaleo, Schola e Santa Maria, le fonti riportano anche Frati Janni, Altavilla, Burrone, Sorci e San Teodoro.

A modificare inesorabilmente la conformazione dello Stagnone fu l’impianto delle saline, la cui costruzione - cominciata tra il XV e il XVI secolo - saldava le piccole isole generando quel braccio di terra di 6,5 km chiamato, appunto, Isola Lunga.

Tra le isole, il primato storico va a San Pantaleo, sulla quale, in Età Antica, sorse la gloriosa città di Mozia, distrutta da Dionigi il Vecchio di Siracusa nel 400 a.C. Della colonia Cartaginese, antenata diretta di Lilibeo, oggi rimangono affascinanti rovine, le quali costituiscono una tra le più importanti testimonianze fenicio-puniche giunte ai nostri giorni: per questo, il sito, insieme al parco archeologico di Lilibeo, nel 2006 è stato candidato ad essere riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

Tra i reperti più importanti ospitati presso il Museo dell’isola, dedicato all’imprenditore vitivinicolo britannico “Giuseppe Whitaker”, si trova il famoso Giovinetto di Mozia, scultura di grande pregevolezza.

L’acqua bassa della Laguna e il vento costante che caratterizza questo territorio, lo rendono ideale per la pratica del kitesurf, il che ha permesso alla città di Marsala di ottenere per ben due volte, nel 2006 e nel 2013, il riconoscimento di capitale mondiale del kite. Ad oggi sono quasi trentamila ogni anno i turisti richiamati in queste zone esclusivamente per la pratica di questo sport acquatico. Ultimi, ma non per importanza, meritano una breve citazione i protagonisti indiscussi del panorama dello Stagnone: i tramonti che la Laguna è in grado di offrire e che rendono questa cornice uno tra gli scenari più spettacolari al mondo. Provare per credere!

 

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