La storia del monumento ai Mille, le Camicie rosse che al seguito di Garibaldi sbarcarono a Marsala l’11 maggio 1860, è tra le più controverse ed intricate della storia marsalese. È il 9 giugno 1860 e non ancora è trascorso neppure un mese dal fatidico sbarco, quando in consiglio comunale veniva proposta, per la prima volta, la costruzione di un monumento che commemorasse l’impresa dell’Eroe dei due mondi e dei suoi seguaci: l’assenza di fondi, tuttavia, faceva naufragare il progetto. Nel 1910, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’impresa dei Mille, il Parlamento nazionale, su iniziativa del deputato marsalese on. Vincenzo Pipitone, stanziava un contributo di 50.000 lire per la costruzione di un monumento dedicato ai Garibaldini. Il concorso di idee bandito veniva vinto dallo scultore Ettore Ximenes, ma della struttura verrà eretto solo il basamento.
Trascorsi altri cinquant’anni, nel 1960, il Parlamento approvava in via definitiva una nuova legge che disponeva la costruzione a Marsala di un monumento ai Mille, stanziando l’opera ben 90 milioni di lire. Il concorso di idee veniva vinto dall’arch. Emanuele Mongiovì, con la sua proposta consistente in un maestoso veliero in cemento armato e marmo con alberi alti più di 30 m. Il 14 giugno 1986, più di venti anni dopo, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Bettino Craxi, si teneva la cerimonia della posa della “prima pietra”, ma neanche due anni dopo, l’11 maggio 1988, la Capitaneria di porto procedeva al sequestro dell’area del cantiere, contestando all’Amministrazione comunale di Marsala il carattere abusivo dell’opera, che si stava realizzando senza le opportune concessioni edilizie. I lavori venivano interrotti immediatamente, quando ad essere eretto era stato solo il basamento della struttura.
Nel dicembre 2007, il Comune di Marsala bandiva l’ennesimo concorso di idee per il completamento del monumento di Mongiovì: primo classificato era il progetto “Mille Luci” dell’arch. Ottavio Abramo, che prevedeva il collocamento di due grandi lastre parallele di ferro battuto recanti il nome, cognome e anno di nascita di tutti i 1.089 garibaldini sbarcati a Marsala l’11 maggio 1860, abolendo le grandi vele previste dal progetto di Mongiovì. Lo stanziamento dei primi 440.843 euro, però, aveva luogo solo nel marzo 2010. Dopo cinque anni di lavori proceduti a singhiozzo, la sfortunata opera veniva portata a termine ed inaugurata nel maggio 2016: operate diverse variazioni al progetto “Mille Luci”, il monumento veniva ripensato come infopoint turistico, destinatario di critiche al vetriolo da parte del critico d’arte Vittorio Sgarbi.