Situata nell’antico quartiere dell’Annunziata, la piazza del Carmine rappresenta uno degli angoli più scenografici della città. Sullo slargo di pianta rettangolare si affacciano alcuni importanti edifici del passato cittadino: all’estremità meridionale, il complesso carmelitano dell’Annunziata con la chiesa, il Convento e la torre campanaria; nella parte settentrionale, l’antico palazzo della nobile famiglia Grignani.
La costruzione del Convento del Carmine, il più antico della città, risale al 1150, opera dei padri carmelitani, mentre i lavori per innalzare l’attigua chiesa iniziarono solo nel 1200, nello spazio vicino ad un’antica torre di guardia di forma ottagonale che nel 1513 venne trasformata in campanile. La grande campana, tuttavia, ben presto prese a provocare l’oscillazione della torre, indebolita dal tempo e originariamente non destinata ad accogliere uno strumento di quel peso.
Nonostante i lavori operati per rinforzare la struttura (1684), il campanile crollò rovinosamente il 27 luglio 1745, per poi essere ricostruito, con le sue fattezze odierne, su progetto dell’architetto Biagio Amico, che ne preservò l’antica pianta ottagonale e lo dotò di un grazioso cupolino rivestito di maioliche verdi e di una meravigliosa scala ellittica interna realizzata in tufo. Dopo aver perduto la sua destinazione religiosa ed essere stato trasformato in una caserma, negli anni Novanta del ‘900 il Convento è stato finalmente restaurato, diventando la sede dell’Ente mostra di pittura contemporanea, che ospita una collezione permanente di oltre 750 opere di prestigio nazionale ed internazionale.
Ad angolo con il Convento si trova la Chiesa dell’Annunziata, con la sua faccia dominata da un portico in stile rinascimentale, a tre fornici con colonne in pietra calcarenitica e arco centrale più ampio degli altri due. La chiesa presenta una pianta rettangolare a navata unica con abside semicircolare e cappelle laterali; la copertura è a falde su capriate lignee, mentre il pavimento è in marmo bicromo. La chiesa, chiusa al culto nel 1988, fino a poco tempo fa era sede dell’archivio storico della città, oggi trasferito presso la biblioteca comunale.
Chiude la piazza, nel suo lato che guarda a settentrione, la maestosa facciata del Palazzo Grignani (o Grignano), massiccio edificio settecentesco ma che presenta ancora alcuni elementi di chiaro gusto manieristico, quali le tre finestre architravate, inquadrate da una cornice orizzontale, nella parte bassa della struttura. Della facciata colpiscono, soprattutto, il grande portale con arco a tutto sesto, inquadrato da due alte paraste di bugnato liscio che reggono una cornice orizzontale, ed il balcone del secondo piano, unico superstite degli originali, impreziosito da un’elegante ringhiera a di petto d’oca in ferro battuto, la quale sopravanza un’ampia porta a vetri incorniciata in stipiti modellati che reggono un frontone spezzato con elementi ornamentali. Il palazzo, oggi restituito alla città, ospita la Pinacoteca Comunale.