Dal 1589 la Chiesa Madre di Marsala è in possesso di 8 preziosissimi arazzi fiamminghi, donati all’arciparrocchia della città da Mons. Antonio Lombardo (1524 - 1595), Arcivescovo di Messina e già arciprete della Chiesa Madre stessa. Mons. Lombardo era una personalità molto in vista nel Regno di Spagna nella seconda metà del ‘500: basti pensare al periodo in cui fu cappellano della famiglia reale ed amico fidato di Filippo II. Secondo la tradizione, gli arazzi furono un dono della regina di Spagna, della quale Lombardo sarebbe stato anche il personale confessore.
Il ciclo di arazzi raffigura una serie di scene tratte dalle vicende della guerra giudaico-romana (66-73 d.C.), la cui memoria ci è stata tramandata dalla narrazione che gli storici latini Tacito e Giuseppe Flavio hanno fatto delle campagne militari condotte nelle province mediorientali dagli imperatori Vespasiano e Tito, decisi a reprimere le aspirazioni indipendentiste dei Giudei rivoltosi. Oggi gli arazzi, rinnovati da un’accurata opera di restauro, sono in attesa di essere collocati nella nuova sede del Museo a loro dedicato che troverà dimora presso i locali della Chiesa del Collegio, oggi chiusa al culto.