Edificata nel quartiere ebraico di Marsala intorno al XVI secolo, la Chiesa dell’Itriella deve il suo nome all’appellativo di “Odigitria” (del quale “Itria” è una versione abbreviata) derivante dal greco bizantino ed usato per indicare la Madonna del “buon cammino”, il cui culto è attestato dall’iconografia bizantina sin dal V secolo. All’interno della struttura era presente una statua raffigurante la Madonna col bambino tra le braccia, che ella indica come stella polare che il buon cristiano deve seguire nel suo cammino nel mondo. Oggi la statua si trova in Chiesa Madre nella cappella dedicata a San Matteo.
La zona absidale della Chiesa è la più antica: costruita intorno alla prima metà del XVI secolo, si struttura in un modulo quadrato, sormontato da una cupola semisferica di un acceso color rosso. Il sistema di copertura presenta evidenti influenze dell’architettura araba e normanna. Per quanto riguarda la navata unica, essa è frutto di rimaneggiamenti dei secoli successivi (XVII e XVIII). Oggi la chiesa è stata recentemente restaurata grazie ad un finanziamento di Cassa Depositi e Prestiti.