top of page

DONNAFUGATA

Con al centro la figura della donna, il rapporto tra Donnafugata e l’arte dura dal 1994, anno nella quale è stata presentata la prima etichetta iconografica della cantina, chiamata “La Fuga” e dedicata a Gabriella, la donna-fugata, colei che ha deciso di fuggire dalla vita da insegnante per iniziare una nuova avventura con suo marito all’interno del mondo del vino, passando dalle lettere alla terra.

Il rapporto con l’opera di Tomasi di Lampedusa non termina soltanto con la scelta del nome, ma continua in una delle etichette più iconografiche della cantina “Mille e una notte”, che rappresenta la casa preferita dello scrittore a Santa Maria del Belice. Ideata e disegnata da Gabriella insieme al marito Giacomo, che decisero di avvolgere la immagine con un cielo da Mille e una notte.

Richiamando il suo nome che in arabo significa “Figlio del vento”, l’opera iconografica nel Ben Rye rappresenta l’essenza di Pantelleria, un vento costante che porta con sé profumi così tanto intensi che danno la sensazione di poterli toccare. Dove l’etichetta celebra l’amore, la cura e la fatica della viticoltura eroica su un’isola unica e affascinante. Un ritratto dolce ed avvolgente che ne svela l’essenza.

cantine pellegrino

Strettamente legata a Marsala, città dalla forte cultura agricola e dedita al vino che aveva nel Perpetuum suo risultato più rappresentativo, Cantine Pellegrino ha avuto con 5 soggetti un legame talmente profondo che li ha portati a dedicare a questi soggetti una linea di Marsala.


Il primo di questi è l’Old John, il Marsala dedicato al benestante mercante di Liverpool che per primo esportò il vino prodotto nelle coste Lylibetane, alla quale venne aggiunta una parte di spirito d’uva per permettere la sua conservazione durante il lungo viaggio che lo aspettava per tornare in patria. A questo personaggio, la Cantina Pellegrino ha dedica un Marsala Superiore Riserva Ambra semisecco 1998. Da uve grillo, catarratto e inzolia, coltivate nell’entroterra di Marsala e Mazara del Vallo, da un colore ambrato, è un vino versatile, con gradevoli note di albicocca e carruba e lievi sentori di timo e pepe nero.


Il secondo personaggio alla quale la Cantina ha dedicato uno dei suoi Marsala è BIP Benjamin. Stabilitosi a Palermo per aumentare l’importo di lana dall’Inghilterra, giunto a Marsala per motivi commerciali intuì subito le potenzialità vinicole della Città, dove decise di costruire in tempi molto celeri un suo stabilimento vinicolo adibito alla produzione del Marsala cui seguirono le esportazioni di questo verso differenti rotte da quelle Inglesi. A lui la Pellegrino ha dedicato un Marsala Superiore Riserva Oro dolce 2013, ottenuto dalla coltivazione di uve grillo, catarratto e inzolia coltivate nella fascia costiera tra Marsala e Petrosino, il suo colore oro brilla al calice. Dolce e intenso nei suoi profumi, con note di melone e nespola. Al palato, dolce e persistente con note evidenti di albicocca e pera cotta.


Il terzo Marsala è stato dedicato al nipote di Benjamin Ingham, Joseph Whitaker, chiamato comunemente Uncle Joseph. Affiancando lo zio nel baglio di famiglia, permise la creazione di una flotta di velieri per esportare il Marsala oltre oceano e verso le mete più orientali. A lui è stato dedicato Marsala Superiore Rubino dolce 2015, denominato Uncle Joseph; ottenuto da uve nero d’Avola, si colora di sfumature rosso rubino, caratterizzato da un sapore dolce, fresco e fruttato con note di ciliegia, melograno e prugna, al palato avvolgente e vellutato.


Horatio Nelson, invece, non è chiaro come sia entrato a contatto con il vino marsalese, ma è risaputa la sua passione nei confronti di questo, tanto da definirlo “degno della mensa di qualsiasi gentiluomo”. Egli decide di diffonderlo nei migliori salotti europei e presso la propria flotta, scelta dettata anche dalla abilità curative che egli gli attribuiva. Alla sua persona, Pellegrino ha dedicato un Marsala Superiore Ambra secco 2011. Ammaliante il suo colore oro intenso e inebrianti i suoi profumi di albicocca e fico secco.


Anita, alla nascita Ana Maria Ribeiro Da Silva, conobbe il rivoluzionario Giuseppe Garibaldi nel 1839, subito decise di seguirlo in tutte le sue imprese, scelta dettata dal forte amore che provava nei suoi confronti. Suo marito, secondo le voci era astemio, ma, nonostante ciò, a seguito del suo approdo in Sicilia rimase inebriato dalla variante dolce del Marsala. Ottenuto da uve grillo, catarratto e inzolia, coltivate nei vigneti di Marsala e Mazara del Vallo, ha un profumo persistente ed intenso con note di mela cotogna e piacevoli sentori di fico secco e vaniglia.

IMG_20220823_163848_edited.jpg
GGR_edited.jpg

José Rallo

photo_5775884247888934880_y_edited.jpg

Kika fina

SCondividi le recensioni dei tuoi clienti. Fai doppio clic o clicca su modifica testo.

IMG_20220823_163913_edited.jpg

Paola Alagna

SCondividi le recensioni dei tuoi clienti. Fai doppio clic o clicca su modifica testo.

IMG_20220904_141347_edited.jpg

Orazio Lombardo

SCondividi le recensioni dei tuoi clienti. Fai doppio clic o clicca su modifica testo.

bottom of page